Il Consiglio dei Ministri il 19 marzo ha approvato il tanto atteso DECRETO SOSTEGNI con il quale dispone, tra le altre, anche le misure a favore degli enti non commerciali e del terzo settore e degli operatori sportivi.
Per il settore sportivo il boccone da ingoiare è amaro in quanto questo decreto conferma l’inadeguatezza economica per le a.s.d. e s.s.d. allo stremo delle forze per il lungo lockdown pandemico.
Vediamo nello specifico i provvedimenti che riguardano il settore sportivo:
- CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO PER GLI ENTI NON COMMERCIALI IN POSSESSO DI PARTITA IVA
Per avere diritto al contributo, è necessario avere subito perdite di fatturato, tra il 2019 e il 2020, pari ad almeno il 30 per cento, calcolato sul valore medio mensile.
Sono state individuate cinque fasce di ristoro basate su ricavi e compensi del 2019, stabilendo che il contributo a fondo perduto sarà pari al:
- 60% della perdita media mensile per ricavi e compensi inferiori a 100.000 euro
- 50% per ricavi e compensi fra 100.000 e 400.000 euro
- 40% per ricavi e compensi fra 400.000 e 1 milione di euro
- 30% per ricavi e compensi fra 1 e 5 milioni di euro
- 20% per ricavi e compensi fra 5 e 10 milioni di euro
L’importo minimo del contributo ammonta a 2.000 euro e potrà essere ricevuto tramite bonifico bancario direttamente sul conto corrente, presentando domanda in via telematica all’Agenzia delle Entrate, o come credito d’imposta, da utilizzare esclusivamente in compensazione.
L’importo del contributo è assai ridotto, e inferiore, per le ASD/SSD a quello ottenuto con i passati decreti Ristori, in più troviamo la prima esclusione da ogni contributo per le a.s.d. prive di partita IVA che esercitano esclusivamente attività istituzionali o “decommercializzate”.
È confermato l’importo minimo di 1.000 euro per le persone fisiche e di 2.000 euro per gli altri soggetti con un massimo di 150.000 euro.
La richiesta deve essere effettuata per via telematica entro 60 giorni dalla data di avvio della procedura.
Potranno presentare la domanda anche i soggetti con partita IVA attiva alla data di pubblicazione del decreto e coloro che hanno iniziato l’attività nel 2019.
Inoltre, coloro che hanno attivato la partita IVA dal 1° gennaio 2019 spetta il contributo anche in assenza dei requisiti di riduzione del fatturato.
Questo primo punto sottolinea il disconoscimento del lavoro svolto dalle associazioni sportive che si finanziano solo attraverso le quote associative, prendendo in considerazione solo le attività che, oltre alla pratica sportiva, svolgono attività commerciali come sponsorizzazioni, gestione bar/ristoranti ecc che possono quindi finanziarsi con queste.
- BONUS PER I LAVORATORI SPORTIVI
Per i bonus a favore dei lavoratori sportivi sono stati stanziati 350 milioni di euro erogati come sempre da Sport e Salute: se è già stato ricevuto non occorrerà fare una nuova richiesta.
Cambiano gli importi rispetto al passato:
- chi nel 2019 ha avuto compensi sportivi per oltre 10 mila euro riceverà 3.600 euro;
- chi ne ha percepiti da 4000 a 10000 euro avrà 2400 euro;
- chi nel 2019 ha percepito compensi sportivi per un importo inferiore a 4000 euro avrà 1200 euro di bonus.
- FONDO STRAORDINARIO PER IL SOSTEGNO DEGLI ENTI DEL TERZO SETTORE
Il fondo istituito con il decreto 137/2020 destinato ad APS, ODV e ONLUS è stato incrementato di 100 milioni.
- PROROGA DEL TERMINE PER L’ADEGUAMENTO DEGLI STATUTI DI APS E ODV
A causa del perdurare dell’emergenza epidemiologica, è stato prorogato al 31 maggio il termine per l’adeguamento degli statuti di APS e ODV alle norme del decreto legislativo 117/2017 con le modalità previste per le Assemblee ordinarie.
- RINNOVO DELLA CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA
La sua durata massima è stata prolungata di 28 settimane, da usufruire nel periodo 1 aprile – 31 dicembre 2021.
Non resta, ora, che attendere fiduciosi i contributi che dovrebbero provenire dal Dipartimento per lo Sport.